Il 17 novembre non è affatto un giorno qualunque per la Repubblica Ceca. Durante il nostro “Tour della Città Nuova: Praga nel Secolo Breve” spieghiamo sempre il significato di questo giorno per il popolo ceco. Visto che in questo particolare periodo non possiamo spiegarvelo dal vivo come piace a noi, abbiamo oggi deciso di dedicargli un articolo del nostro blog.
In questo giorno, i cechi commemorano due eventi straordinari nella loro storia: uno accaduto nel 1939 e un altro esattamente cinquant’anni dopo, nel 1989.
Il primo evento commemorato il 17 novembre è la resistenza studentesca nel 1939 all’occupazione nazista della Cecoslovacchia. L’11 novembre infatti moriva, assassinato dai nazisti, un giovane studente di nome Jan Opletal. Il suo funerale, cui parteciparono migliaia di studenti, si trasformò in un’altra manifestazione anti-nazista. Il 17 novembre i nazisti ordinarono la chiusura delle università e delle scuole in Repubblica Ceca. La Gestapo e i soldati tedeschi entrarono nei dormitori studenteschi a Praga, Brno e Příbram, e trascinarono gli studenti nella prigione di Ruzyně. Nove leader studenteschi furono assassinati dai nazisti e più di 1.000 mandati nei campi di concentramento. Quello che segue è l’elenco completo dei nove studenti giustiziati il 17 novembre 1939 a Praga:
Josef Matoušek (33 anni)
Jaroslav Klíma (26 anni)
Jan Weinert (25 anni)
Josef Adamec (30 anni)
Jan Černý (25 anni)
Marek Frauwirt (28 anni)
Bedřich Koukala (26 anni)
Václav Šafránek (19 anni)
František Skorkovský (30 anni)
Come risultato di queste tragedie, nel 1941, il 17 novembre fu contrassegnato come Giornata internazionale degli studenti.
Cinquant’anni dopo, il 17 novembre 1989, la storia si sarebbe ripetuta.
Nel 1989, gli studenti cechi organizzarono una manifestazione per commemorare il martire studentesco Jan Opletal e la Giornata internazionale degli studenti. Iniziò tutto come una marcia ufficialmente approvata, ma rapidamente si trasformò in una manifestazione che chiedeva le dimissioni del governo comunista del paese. Gli studenti furono brutalmente picchiati dalla polizia antisommossa. Circa 15 000 persone presero parte a questa manifestazione.
Si ritiene che questa manifestazione, avvenuta il 17 novembre 1989, sia stata la causa scatenante la Rivoluzione di velluto, un periodo di circa 2 settimane di sommosse che portò alla definitiva libertà del popolo ceco.
Durante la Rivoluzione di velluto da sabato 18 novembre, fino allo sciopero generale del 27 novembre, ci furono manifestazioni di massa nelle principali città.
Le massicce manifestazioni di quasi 750.000 persone al Parco Letna di Praga il 25 e 26 novembre e lo sciopero generale del 27 novembre furono devastanti per il regime comunista.
Con le crescenti proteste di piazza e con la caduta di altri regimi comunisti, il 28 novembre il Partito Comunista Cecoslovacco finalmente annunciò che si sarebbe ritirato.