La statua del Bambino Gesù di Praga

Nel 1628 la nobildonna ceca Polyxena di Lobkowitz regalò ai carmelitani di Malá Strana una piccola statua di cera di Gesù Bambino. Nei momenti di grave difficoltà, quando soffrivano la fame e non avevano neanche un tozzo di pane, i carmelitani si rivolgevano in preghiera alla statuetta.

La terribile Guerra dei Trent’anni era già scoppiata nel 1618 e si sarebbe conclusa solo con la pace di Vestfalia del 1648. Quando, nel 1631, gli eserciti stranieri invasero Praga non risparmiarono neanche la chiesa e il convento dei carmelitani. Uno dei soldati urtò anche la statuetta, inavvertitamente le spezzò un braccio e decise di buttarla su un mucchio di spazzatura. Il Bambino Gesù perduto venne ritrovato dopo sette lunghi anni da uno dei frati carmelitani, il quale lo ricollocò con gioia sul piedistallo nella chiesa e per la grande eccitazione non si accorse neanche che aveva un braccio rotto.
“Riparate il mio braccio! Abbiate pietà di me ed io avrò pietà di voi!”, la statuetta aveva improvvisamente parlato. Solo allora notò che alla statuetta mancava un pezzo di braccio sotto la manica.
Cominciò subito a cercare un artigiano che potesse aggiustare la statuetta, ma il lavoro si rivelò più difficile del previsto. In molti cercarono di riparare il braccio mancante ma con scarsissimi risultati. Evidentemente, quelli che avevano provato a riparare la statuetta avevano commesso più di un peccato nella loro vita. Seguirono vari tentativi fallimentari con più artigiani, finché, un giorno, un giovane restauratore arrivò al convento e chiese di poter riparare il Bambinello.
Il priore acconsentì ed il giovane artista si mise all’opera. Lavorava in ginocchio, come se davanti alla statua stesse in preghiera. Teminato il lavoro, il giovane artigiano non aspettò neanche di essere pagato e scomparve dal convento come un fantasma.
Per tutta Praga si diffuse la notizia che la statuetta era stata riparata e subito folle di fedeli si precipitarono ad ammirarla. La devozione per il Bambinello crebbe di anno in anno, diffondendosi anche oltre i confini delle terre ceche.

Durante un rigido inverno moltissimi abitanti di Praga si ammalarono e il convento dei carmelitani fu trasformato in un ospedale di fortuna. Il priore si occupava dell’amministrazione del convento con grande impegno e, ormai esausto, poco prima della mezzanotte andò a inginocchiarsi davanti al Bambinello.
Entrò nella chiesa e rimase di stucco: l’altare del Bambinello era pieno di candele e ai suoi piedi erano inginocchiati sette angeli. Il giorno dopo, il priore chiese al sagrestano di cambiare le candele intorno al Bambinello, dovevano essere di certo consumate dopo aver bruciato tutta la notte. Invece non solo non si erano consumate, ma non erano neanche calate un po’, quasi come se qualcuno ne avesse messe di nuove.
Questo e molti altri miracoli sono legati alla statua del Bambino Gesù di Praga, l’immagine è oggetto di grande devozione e ha ricevuto diversi riconoscimenti papali.

Vieni a visitare durante il nostro Tour del Castello e del Quartiere di Malá Strana la Chiesa che ospita questa miracolosa statuetta.

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